D omenica al Louvre un tipo ha tirato una torta alla panna sulla Gioconda, secondo lui per “salvare il pianeta”. Risultato: ieri sul web anche molte testate serie parlavano di “squilibrato” e di “gesto vandalico fortunatamente senza conseguenze”.

Bah. Il gesto non è vandalico perché notoriamente quel quadro è blindatissimo e la panna non produce effetti sul vetro, quindi evitiamoci i gridolini di sollievo. Quanto alla salute mentale del tipo, la follia è ignorare la Vergine delle Rocce e Arcimboldo per fare una mega fila e poi stare due minuti davanti a un’opera che ormai non dice più nulla, perché l’abbiamo vista troppe volte in tutte le salse e ormai ne omaggiamo la dimensione iconica, non quella estetica (Monna Lisa oggi significa Monna Logora). Il lanciatore non è pericoloso: è uno sfigato che poteva fare un gesto alla Duchamp ma lo ha rovinato infilandoci la solita banalità climaticamente corretta.E insomma passi per i guardiani dei quadri, ma che anche quelli delle news scattino così unanimi e ipocriti (“vandalo”, “squilibrato”, “fortunatamente”), questo dà da pensare. Perché l’arte e il giornalismo pare servano a inquietare, interpellare, mettere dei dubbi, non a fare messe cantate della banalità. Noi non viviamo in un regime, grazie al cielo, ma se domani arrivasse un’infiammazione autoritaria, diciamo che ci troverebbe con gli anticorpi bassi.

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