L a notizia in Spagna sta facendo molto discutere. Il governo ha speso 258 milioni di euro per l’acquisto di alcuni treni salvo poi scoprire che erano troppo grandi per passare in alcune gallerie della rete ferroviaria. I 31 treni per pendolari erano stati ordinati da Renfe nel 2020 ed erano destinati a sostituire una flotta obsoleta nelle regioni autonome settentrionali delle Asturia e della Cantabria. La loro entrata in servizio era prevista per il 2024, ma adesso tutto sarà rimandato di almeno due anni, se non di più. Il presidente della Cantabria, Miguel Ángel Revilla, ha definito la faccenda “un pasticcio indicibile” e ha aggiunto che delle “teste devono cadere”. Sono diversi i protagonisti della complicata vicenda, l'operatore ferroviario nazionale Renfe, il gestore dell'infrastruttura ferroviaria Adif, il produttore Caf e l'Agenzia statale per la sicurezza ferroviaria (Aesf). Costruita nel XIX secolo, la rete ferroviaria della regione attraversa un paesaggio montuoso e le dimensioni delle gallerie variano e non rispettano le dimensioni moderne e ormai standardizzate. Non è la prima volta che si verifica un problema del genere in Europa. Nel 2014, in Francia, SNCF aveva ordinato treni regionali che erano troppo larghi e in alcune stazioni “raschiavano” le banchine. L’Italia non è sola nell’Universo.

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