Negazionismo
Caffè Scorretto
Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
I n Israele l’hanno definita «strega malvagia». Locuzione tautologica che, se riferita a Francesca Albanese, ventriloqua di Hamas presso l’Onu, è spropositata e impropria. Nessuno l’ha mai vista partecipare a un sabba, eppure i perfidi israeliani l’hanno collocata a fianco del maligno. Gli è bastato leggere il rapporto da lei presentato alle Nazioni Unite nella sua veste, per lei extra-large, di relatrice speciale per la Palestina. Nelle 24 pagine della relazione accusa 63 paesi, fra cui Italia, Germania, Francia, Stati Uniti di essere complici del genocidio perpetrato da Israele a Gaza «attraverso azioni illecite e omissioni deliberate». Usa la parola genocidio come i proPal scatenati nelle piazze, come gli intellettuali firmaioli di documenti antisemiti, che si coprono la coscienza camuffandosi da antisionisti. Chi è contrario alla sua versione, come noi lo siamo, è accusato di negazionismo. Quindi, da punire. Il genocidio ha come fine, con programmazione militare scientifica amorale e feroce, la cancellazione di un popolo dalla faccia della Terra. Genocidio fu l’orrendo sterminio degli ebrei attuato dai nazisti. La guerra di Israele a Hamas è spietata come spietate sono sempre state tutte le guerre. E ci fa orrore. Ma non mira a compiere un genocidio. Israele dà la caccia ai terroristi palestinesi, non ai palestinesi. Mentre c’è chi dà la caccia all’ebreo.
