Mobilità elettrica
Caffè Scorretto
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N on c’è argomento che susciti maggiori discussioni in Italia del prezzo della benzina. Io ho ricordi indelebili dei giorni dell’austerity nel 1973, quando il carburante iniziò a scarseggiare per la guerra tra arabi e israeliani. Erano i tempi delle domeniche a piedi, delle partite di pallone in strada e dei pattini a rotelle. Da allora, a ogni oscillazione del prezzo del petrolio, il caro-benzina con polemiche annesse e la ripetuta pubblicazione delle accise che gravano sul prezzo alla pompa. In questi giorni di guerra in Ucraina, è l’argomento del giorno: speculazione, proteste, autotrasportatori in rivolta, pescatori che restano a terra. C’è tutto il campionario. La signora che lavora al bancone dei salumi nel piccolo market da cui mi servo mi ha raccontato un aneddoto fantastico: «Al distributore ho chiesto come sempre 20 euro di benzina e l’addetto alla pompa mi ha guardato come faccio io con chi mi chiede mezzo etto di mortadella». Beati i possessori di una vettura elettrica elettrica, verrebbe da dire. Non siatene certi. Un automobilista cinese ha fatto il “pieno” alla sua Tesla elettrica ma ha ricevuto un conto choc: 600mila e 708 dollari. Certo, è stato un errore di conteggio e fatturazione, ma al cinese è venuto un coccolone lo stesso.