I l senso del tifo calcistico sta tutto nel nome: una malattia. È quindi un sentimento che non prevede la razionalità. Al cospetto della squadra del cuore, si può perdere una parte di ragione. Stiamo assistendo a tale fenomeno dopo la penalizzazione di 15 punti della Juventus per lo scandalo delle plusvalenze fasulle. A gridare alla persecuzione non sono solo i “curvaioli”, ma anche tifosi super vip, affermati professionisti e esponenti della società civile che, accanto alla bandiera gialla e blu in solidarietà con l’Ucraina, hanno issato il vessillo con lo slogan “sino alla fine” dei curvaioli di cui sopra. Non solo. Gli stessi esponenti della società civile stanno anche appoggiando la campagna di revoca degli abbonamenti alle pay tv per protestare contro “la persecuzione”. Un colpo pesante per Dazn, perché i tifosi bianconeri in Italia sono circa otto milioni e di essi pare che già cinquecentomila abbiano disdetto l’abbonamento. Insomma, «la Juve penalizzata o addirittura retrocessa? E io me ne vado». Niente di nuovo sotto il sole. Anche io, quando ero bambino, se non mi facevano giocare in attacco mi portavo via il pallone.

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