Madama Palazzo
Caffè Scorretto
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F rustrata dall’immobilismo di questa Italia che tutto congela e proroga, dal presidente della Repubblica al presentatore di Sanremo passando per il premier, la dinamica Maria Elisabetta Alberti Casellati ha dato un segnale di cambiamento cacciando il settimo portavoce in quattro anni. I malevoli suppongono che questo turn over frenetico dipenda dall’insoddisfazione della presidente del Senato per la propria immagine, che sui media non rifulge quanto quella dei succitati babbioni Mattarella-Draghi-Amadeus. Può essere, e il giornalismo non può starsene con le mani in mano davanti a questa raffica di licenziamenti: è dovere sindacale, o almeno corporativo, allungare le prospettive di sopravvivenza del nuovo spin doctor.
E perciò: non è vero che Casellati difese in tv l’idea che Berlusconi fosse convinto della parentela fra Ruby e Mubarak. Non è vero che da maggio 2020 ad aprile 2021 usò 124 voli di Stato contro i 3 di Fico, e tantomeno è vero che nel settembre 2020 la sua auto urtò quella di Mattarella per precederla a una cerimonia (né un pensionato finì in cunetta con la sua Panda). E soprattutto basta con la fake news dello sguardo incollato sullo smartphone durante il solenne spoglio delle schede per il Colle.
(Dai collega, che con questa duri un quarto d’ora in più).