U omini aggrappati alla carlinga di un aereo che decolla. Uomini che cadono dal cielo. Donne terrorizzate che si nascondono. Donne murate dentro il burqa. Uomini, donne, vecchi, bambini che tentano invano di fuggire. Madri che gettano i figli più piccoli oltre il filo spinato per salvarli da orrore e morte. Fucili che sparano sulla folla. Legge coranica e oscurantismo. Sullo sfondo soldati americani e della Nato che abbandonano il campo. Alle loro spalle un grande tramonto, non rosa ma nero. Il tramonto dell’Occidente, come un secolo fa aveva preconizzato Oswald Spengler. L’Occidente sta abdicando al suo ruolo di faro di civiltà. Da tempo si macera in un processo di autodistruzione. Rifiuta la propria cultura, cancella la sua storia, abbatte i suoi simboli, si accusa delle peggiori nefandezze. Si è messo in ginocchio come penitente. Sostiene Spengler che come tutte quelle del passato anche la civiltà occidentale è destinata all’estinzione. Al pari dell’organismo umano le civiltà attraversano quattro fasi di età: infanzia, giovinezza, maturità, vecchiaia. La nostra vecchiaia ha la faccia di Joe Biden, equivoca quanto quelle di Trump, Obama, Bush. Anche l’Europa rivela segni di decrepitezza. L’Italia, per apparire giovane, mostra la faccia ilare di un ministro degli Esteri in costume da bagno.

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