P apa Francesco non ci gira attorno, gli bastano poche parole dette al momento giusto per spiazzare i tanti farisei in circolazione, gli uomini senza scorza e gli impomatati di inutili e ampollosi formalismi. Il Santo Padre durante la proclamazione di 10 nuovi santi ha spiegato che per esserlo non servono gesti eroici come accettare supinamente il martirio a imitazione di San Sebastiano. O, aggiungiamo noi, offrire la propria castità come Paolo Brosio, ma è sufficiente una normale razione di “amore quotidiano”. Cioè offrire la destra al prossimo senza sbandierarlo a “Uno Mattina”, dare il giusto a Cesare, rispettare il padre e la madre. Vivere d’amore e non in guerra, insomma. Per Francesco dunque tutti possiamo essere santi in questo mondo, con qualche possibilità anche nell’altro. Una bellissima notizia sul tipo di “a livella” di Totò: finalmente uguali prima, durante e dopo; oltre il cognome e gli spezzoni di eroica sopportazione nel bla bla generale. Il che fa pensare al Signor Nessuno o, se volete, all’Italiano Ignoto, quello che, nonostante tutto, fa la sua parte: casa, lavoro, tasse pagate secondo i redditi, rispetto di un comandamento, il settimo, assai trascurato: “non rubare”. In tempi assurdi e difficili come questi consola pensare che l’Italiano Ignoto come il Bene non fa storia perché non si vede però per fortuna c’è.

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