M a che vuoi che sia l’inflazione, l’Omicron, Renzi sparigliante, Salvini origliante e Conte praticante; l’evasione fiscale e la burocrazia acida come una vecchia zia. Ben altre sono le storie che contano e ben altri i colori per i quali impegnarsi. L’arcobaleno delle mascherine: gialle, rosse, rosa. Il rosso e il giallo lasciamoli perdere per scaramanzia, non sia mai che la pandemia se ne riappropri ma sul rosa così tenero ci avremo scommesso. Occhio, però. Il Sindacato Autonomo di Polizia, Sap, ha chiesto al capo della Polizia Lamberto Giannini di vietare l’uso delle mascherine di quel colore in distribuzione in diverse Questure. Il rosa colora il Giro d’Italia ma sbiadisce la divisa. Dice infatti il sindacato che il rosa è “un colore eccentrico rispetto all’uniforme e rischia di pregiudicare l’immagine dell’istituzione”. Insomma per un poliziotto indossare una mascherina rosa sarebbe indecoroso, meglio il bianco, il blu o anche il nero e purché “coerenti con l’uniforme della Polizia. Fiduciosi nell’adozione delle opportune determinazioni e auspicando che non si stia trattando di uno sperpero di denaro pubblico”, saluti e tanti baci Perugina. Il rosa è nei fidanzatini di Peynet, nell’apostrofo di Cyrano e nei coraggiosi che provano con la mascherina seppure necessariamente rosa ad andare anche oltre le più rosee immaginazioni.

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