N oi studenti maturandi chiediamo l’eliminazione delle prove scritte all’esame di maturità 2022, poiché troviamo ingiusto e infruttuoso andare a sostenere un esame scritto in quanto pleonastico, i professori curricolari nei cinque anni trascorsi, hanno avuto modo di toccare con mano e saggiare le nostre capacità. L’ulteriore stress di un esame scritto remerebbe contro un fruttuoso orale indispensabile come primo passo verso l’età adulta». Così scrive su “Change.org” un gruppo di studenti promotori di un esame di maturità al ribasso. Il testo-petizione è sottoscritto da oltre 42mila firme. Il loro obiettivo principale è la soppressione dello scritto di italiano, già nel mirino da alcuni anni. Quelle poche righe che abbiamo appena letto rivelano forma stilistica traballante, scarsa proprietà di linguaggio, punteggiatura avventurosa. E manca un senso logico nell’argomentazione. Affrontare la prova scritta in queste condizioni per loro può essere un incubo. Da sempre il tema di italiano è ritenuto fondamentale nel percorso didattico e formativo: comunicare in modo corretto nelle forme scritta e orale è basilare per inserirsi attivamente nella società in cui si vive. Aveva capito tutto uno scolaro di quinta elementare di Napoli che, con vivace intelligenza, scrisse: «Io speriamo che me la cavo».

© Riproduzione riservata