A bbiamo finalmente la ricetta giusta per uscire dalla crisi energetica. Ce l’ha data Greta, la signorina Thunberg, che finora su questo argomento aveva taciuto privandoci del suo fondamentale contributo di conoscenze scientifiche e di idee. «É meglio ricorrere all’uso dell’energia atomica piuttosto che alle centrali a carbone» ha dichiarato. Grazie baby della benevola concessione. Ecco «la lezione di Greta», hanno scritto ammirati i giornalisti devoti alla ecoreligione da lei fondata in età puberale. Gli esperti di settore hanno però fatto notare che mentre le centrali a carbone sono pronte e attive, quelle nucleari lo saranno fra una decina di anni. E intanto? Fulco Pratesi, presidente onorario del Wwf e verde nell’animo, per evitare gli sprechi dell’acqua, «che è bene più prezioso dell’energia», e prepararci ai sacrifici dei risparmi energetici, ci esorta a imitare le sue abitudini. Tra le altre queste: «Lo sciacquone del wc non si usa solo per una pipì. Dopo due o tre volte va bene. Le mutande si cambiano ogni due o tre giorni. Al posto della doccia ci si lava a pezzi: faccia, ascelle, piedi e punti critici usando spugna e barattoli». A questo maleodorante consiglio preferiamo quello ironico di Mae West, sex symbol del cinema americano: «Donne, risparmiate l’acqua. Fate la doccia con un amico».

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