La vecchia morale
Caffè Scorretto
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S e il Fisco per controllare entrate e uscite di 43,3 milioni di contribuenti dispone di 190 banche dati, dovrebbe essere in grado di sapere tutto di tutti, anche quanti gelati si sbafa il calzolaio di Rebeccu. E allora come mai l’evasione supera 84 miliardi? La domanda dell’ufficio studi della Cgia di Mestre ne suggerisce un’altra: ma non è che il Fisco ci butta l’occhio quando ha tempo, piacere e voglia? Il dubbio è forte quasi quanto la goduria del popolo Iva (pensionati e lavoratori vorrebbero unirsi ma non possono) di farla in barba alle Entrate e allo spionaggio digitale di cui dispone. Sulla carta questa griglia dovrebbe intercettare anche il centesimo, nella realtà ci passa una fetta del valore del tesoro nazionale. La morale è vecchia, il risultato scontato: le tasse chi può le evita grazie anche a chi, costretto da un bilancio ristretto, irride al “pizzo di Stato” con provvedimenti in linea: condoni, rottamazioni, concordati, una tantum in perpetuum. Le mance di Stato sono inutili panacee contro tasse troppo alte che penalizzano le imprese oneste e i lavoratori fedeli per forza. Alleggeriamole. Ma chi persiste nell’evasione non goda più dei servizi pubblici gratuiti, metta mano al suo portafoglio e non a quello dello Stato che ha truffato. Quantomeno gli onesti non saranno, oltre che mazziati, anche sbeffeggiati.