S iccome le cose da un po’ gli andavano discretamente - il governo per il momento sembra reggere, i sondaggi pure e addirittura è stato rieletto Mattarella - ecco che il Pd, in apparente astinenza da facciate sul muro, presenta di nuovo il Dl Zan (che a questo punto sulle pagine social e le testate più destrorse diventerà Zanzan, ci potete scommettere una birra).

Letta proceda pure, si sarà fatto i suoi conti. Di certo il primo effetto sarà che noialtri spettatori della politica ci dovremo sorbire di nuovo - da una parte e forse dall’altra anche di più - la tiritera sulla sinistra imborghesita che dimentica i salari per cazzeggiare con i diritti civili. Tutto già detto e già sentito la prima volta, ma ora c’è la novità che l’America naviga verso l’abolizione dell’aborto. E allora scopriamo che nella gran parte dei casi a interrompere la gravidanza sono americane sottoproletarie che hanno già più figli di quanti ne possano mantenere, o minorenni che appartengono a minoranze povere di mezzi e di cultura.

Fosse anche in buonafede, sarebbe comunque stucchevole questa contrapposizione fra giustizia e libertà. Perché è vero che tutti hanno diritto a guadagnarsi da vivere. Ma non significa che si debba vivere guadagnandosi ogni diritto.

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