L i ha esortati per due volte, Piero Comandini, i consiglieri regionali che l’avevano appena eletto presidente dell’Assemblea: «Volate alto». E speriamo che l’abbiamo udito bene anche due delle poche signore dell’Aula: Barbara Manca, nuova assessora ai Trasporti atterrata alla Regione dal Comune di Quartu, e la presidente Alessandra Todde.

Perché, al di fuori della metafora, mai come oggi la Sardegna ha un bisogno disperato di volare, in un momento in cui lotta e combatte affinché sia scongiurata la iattura di avere un unico padrone di tutte le piste di decollo e di atterraggio negli aeroporti sardi: il fondo di investimento F2i ha già Olbia e Alghero, e sta facendo rotta su Cagliari. Se così sarà, qualcun altro che non siamo noi potrebbe decidere chi può collegarci e per dove, e così orientare (o disorientare) l’economia sarda non solo nel turismo. Più potente della Regione stessa, insomma.

Elly Schlein stia tranquilla: ieri le abbiamo viste arrivare, la presidente e l’assessora. Ma, prima di loro, abbiamo visto arrivare – e da tempo - chi vuol “fare scopa” conquistando il monopolio sugli scali aerei sardi. Non sarebbe un caso di autonomia differenziata, casomai di raccolta differenziata nel quale finirebbe l’Autonomia sarda. Andrebbe nel secco: l’unica parte non riutilizzabile, quella che inesorabilmente va all’inceneritore.

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