A l netto della bontà del provvedimento, dei riflessi in Borsa e in Europa, il Governo con la decisione di tassare i margini extra delle banche liscia il pelo al popolo sovrano indossando le vesti di Robin Hood che toglie ai ricchi per dare ai poveri cittadini “i margini ingiusti” (Meloni dixit) 2021 e 2022. Operazione di bottega ma anche di sostanza visto che porterà alle casse di palazzo Chigi 3/4 miliardi, pari al 40 per cento della differenza tra i tassi passivi saliti alle stelle e i tassi attivi sui depositi rimasti invece fermi. Un giochetto vecchio, mai si è visto che i due tassi abbiano viaggiato alla stessa velocità e questo ha consentito, oggi come ieri, alle banche di realizzare utili record mentre i clienti diventavano più poveri non solo per l’aumento delle rate dei mutui. Il Governo rivede adesso quello che le banche avrebbero dovuto vedere ieri allineando passivo e attivo man mano che la forbice si allargava. Battersi il petto non basterà. Il peccato originale è però della Bce, dicono Meloni e Tajani, che ha dato l’assist alle banche attivando una politica molto decisa basata sull’aumento dei tassi. Non poteva mancare la stilettata alla perfida Unione che, va detto, ha utilizzato lo stesso strumento di tutte le banche centrali per combattere l’inflazione! Ma si sa, nel Paese del lasciar correre intervenire è di per sé una colpa.

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