Era solo una fiaba
Caffè Scorretto
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P ronti, via, stop. Le promesse di buona condotta dei leader di destra, sinistra e centro erano fiabe elettorali. Tornato vittoriosamente in Senato, Berlusconi, figura ormai troppo rifatta non solo fisicamente, fa esplodere un petardo. L’obiettivo è Giorgia Meloni, che non gradisce nel governo Licia Ronzulli, una carneade attuale pupilla politica del vecchio Silvio. Confusione, sconcerto, rimescolio di carte. Entrano nel gioco i più scaltri del centrosinistra e beffardamente contribuiscono a eleggere La Russa presidente del Senato: trasformando così il petardo in un flatus. Dopo cinque anni di democrazia zoppicante avevamo aspettative migliori. Le urne non hanno partorito giganti, però hanno abortito molti nani. Ciò nonostante il cambiamento auspicato è per ora un’illusione. Secondo Calenda il futuro governo Meloni avrà vita breve, come i tre della scorsa legislatura. Per cinque anni siamo stati appesi alle paturnie di Beppe Grillo, ai giri di valzer di Salvini, al trasformismo del Conte. Ora ci tiene in apprensione la signora Ronzulli. Chi l’avrebbe mai detto. Datele un ministero, magari quello degli Esteri, già declassato quando fu assegnato a Gigi Di Maio; oppure quello spinoso dell’Economia, che tutti scansano. Farete felice il Cavaliere, che vincerà la sua impavida battaglia senile.