Da una piaga all’altra
Caffè Scorretto
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A l netto dell’acqua mutata in sangue e la morte dei primogeniti che rendevano trucido il campionario confezionato da un dio crudele per punire gli egizi colpevoli di non aver liberato gli ebrei, quel che di terribile resta nel brano biblico in parte lo stiamo vivendo: lingua blu terrore dei pastori, peste suina per giunta africana, cormorani sbafatori di pesci; cavallette divoratrici dei pascoli, granchi blu sterminatori dei mari, siccità e incendi. Potremmo aggiungere i trasporti ritardati, le pale eoliche, la sanità che quando è privata fila con i soldi pubblici e quando è pubblica si impalla perché manca la moneta. Siccome ciascuno è artefice del proprio destino non è il caso di scomodare gli dei per schermare le umane debolezze portatrici di disastri disumani. La domanda non è tanto cosa i sardi hanno combinato per meritare tutte queste piaghe ma quanto non si è fatto per metterci riparo. Oggi come ieri si continua ad intervenire sui danni causati da chi, per bottega o altro, non ha mai speso a sufficienza in moneta e scienza per dare certezze e stabilità al sistema Sardegna. Si continua con i contributi, pressoché acqua fresca pagata come champagne millesimato, che più di una volta non vanno a chi li merita ma spesso a chi ha il solo merito di urlare sotto i Palazzi. Comunque vada e finché va, facciamo finta che tutto va ben!