Colpevoli silenzi
Caffè Scorretto
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L e università sono i templi della laicità. Come si evince dall’etimo sono aperte all’universo mondo, non a una sua parte come sarebbe quella dei fedeli o dei praticanti di una religione. Per lo stesso motivo devono essere apartitiche. Una premessa, questa, che ci porta a biasimare quanto sta accadendo in molte università negli Stati Uniti e in Europa. Dove una minoranza di studenti movimentisti, che urlando e agitandosi paiono maggioranza, occupa gli atenei per farne bivacchi e centri di propaganda politica e religiosa. La debole reazione dei docenti e dei rettori, che per pavida inerzia o scelta di campo tollerano gli assalti e tacciono, è l’indice di una decadenza morale e spirituale dell’Occidente. Che in questo marasma di idee non sa o non vuole più difendersi; pare stordito dall’assalto delle truppe ideologiche dell’islamismo, che vogliono distruggere la sua cultura, la sua civiltà, i suoi valori. I proclami e le violenze verbali degli studenti, gli assalti fisici contro chi la pensa diversamente da loro, trova il silenzio complice della politica progressista mondiale affetta da un furioso e suicida disprezzo antioccidentale. Così, mentre noi rinunciamo a noi stessi vergognandoci delle nostre origini e della nostra storia, gli imam nelle moschee in America e in Europa annunciano la nostra fine. E gli studenti, quelli cretini, applaudono.