T utti noi almeno una volta abbiamo sentito nominare Cassandra. È una figura della mitologia greca di cui hanno parlato diversi autori del mondo classico, come Omero, Apollodoro, Virgilio e Igino. Il mito ci dice che era gemella di Elena, figlia di Ecuba e di Priamo re di Troia. Fu sacerdotessa nel tempio di Apollo da cui ebbe la facoltà della preveggenza. Prevedeva terribili sventure ed era perciò odiata da molti. Predisse la caduta di Troia ma non le credettero. Come è andata a finire si sa: i greci, grazie al celeberrimo cavallo messo a punto da Ulisse, espugnarono la città e le diedero fuoco. La storia del mondo è zeppa di Cassandre, profeti non ascoltati. Leggete quello che diceva nel 1945 Alexander Fleming quando vinse il premio Nobel per la Medicina grazie alla scoperta (avvenuta nel 1928) della penicillina. Lo scienziato ammonì: «Non abusate degli antibiotici, perché per la legge del più forte si selezioneranno patogeni che svilupperanno resistenza al farmaco». Secondo l’Oms, nel 2050 avremo più morti a causa dei batteri resistenti agli antibiotici che per il cancro. Avessimo dato retta a Fleming. E soprattutto gli avessero dato retta medici e farmacisti che sono i più grandi spacciatori, pardon, distributori di antibiotici al mondo.

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