L a sanità è uno di quegli argomenti che tocca tutti. Poveri, ricchi, giovani e anziani. Perché prima o poi tutti abbiamo bisogno di andare dal medico o da uno specialista. Certo, chi ha molti soldi in tasca avrà meno problemi e cure migliori ma comunque dovrà fare i conti con il sistema sanitario. Sono sicuro che chiunque avrebbe una piccola o grande storia di malasanità da raccontare. Una lista d’attesa troppo lunga, una diagnosi sbagliata, un comportamento poco educato del personale sanitario, un’attesa infinita al Pronto soccorso. Ma ci sarebbero anche molti esempi di buona sanità: medici che si prodigano nonostante le difficoltà, professionalità, empatia con il paziente, capacità di curare ma anche di incoraggiare la persona in un percorso terapeutico impegnativo. L’ultimo episodio a Brescia. I carabinieri hanno arrestato il primario di un reparto di oculistica: secondo le accuse chiedeva dai 500 ai 700 euro ai pazienti che dovevano essere operati di cataratta per saltare le liste d’attesa; redigeva certificati falsi per il rinnovo della patente; svolgeva attività privata nei giorni in cui risultava in servizio in ospedale. Io la vedo così: processo immediato e, in caso di condanna, accesso in una struttura sanitaria permesso solo da paziente. Scommettete che lo ritroveremo presto in corsia con il camice bianco e il taschino pieno di penne a biro?

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