L’antico matrimonio selargino, storia e programma
Dal 4 all’8 settembre l’evento dell’anno a Selargius: la storia e le fasi salienti de “Sa Coja Antiga”Torna, come sempre a cavallo del secondo fine settimana di settembre, l’Antico sposalizio selargino, o “sa Coja Antiga Cerexina”. L’appuntamento è in programma dal 4 all’8 settembre 2024 a Selargius.
La grande particolarità dell’evento è che non è la sola rappresentazione di una tradizione, ma è un vero e proprio sposalizio celebrato secondo l’antico rito e condiviso con tutta la comunità e i turisti che accorrono a Selargius per partecipare.
Ogni sua fase è un evento, uno spettacolo da non perdere, con l’intera città che si veste a festa, tra fiori, arazzi sui balconi e distribuzione di dolci per le strade. Ma andiamo per ordine.
La storia dello sposalizio selargino
Si tratta della riproduzione autentica dell’antico matrimonio in stile campidanese, così come veniva festeggiato nei secoli scorsi, con abiti e usanze che risalgono al Settecento anche se la riproposizione moderna è iniziata negli anni Sessanta del Novecento, precisamente nel 1962.
Un evento corale che coinvolge l’intera comunità e richiama numerosi turisti, il più importante dell’anno a Selargius.
Riti ancestrali, gesti simbolici e scaramantici, tradizioni popolari che si fondono in un evento unico nel suo genere.
I momenti più importanti del matrimonio selargino
Partiamo dalle fasi preliminari e dalla scelta degli sposi. Ogni anno alcune coppie si candidano e la Pro loco di Selargius, ente organizzatore dell’evento, sceglie tramite votazione i protagonisti dell’evento.
Le celebrazioni cominciano di solito il giovedì o il venerdì con "Sa Cantada a Is Piccioccas”: il futuro sposo, accompagnato da un gruppo di ragazzi in abiti tradizionali, raggiunge su un carro adornato la sua amata e intona una serenata sotto la sua finestra. Il canto però, a differenza delle tradizionali serenate, è corale, rivolto da numerosi uomini del coro folkloristico locale verso diverse donne che li attendono alle finestre di alcune case campidanesi messe a disposizione per l’evento.
Il sabato prima del matrimonio è il giorno de “Su trasferimento de is arrobas”. Un maestoso carro di buoi, seguito dalla comunità vestita in abiti tradizionali, trasporta il corredo nella casa in cui andranno a vivere gli sposi. Accompagnato da musica, canti tradizionali, suonatori di launeaddas e allegria. Non proprio un trasloco come lo immagineremmo.
La domenica è il giorno della cerimonia, uno spettacolo a cielo aperto. Si inizia con la scrupolisissima vestizione degli sposi, rigorosamente con antichi abiti nuziali selargini arricchiti da preziosi gioielli. I due giovani, accompagnati da folle festanti, si dirigono separatamente verso la chiesa della santissima Vergine Assunta dove si svolge la celebrazione, molto lunga e in lingua sardo campidanese. Ad accompagnare gli sposi all’altare sono i padri, mentre le madri li attenderanno successivamente nella nuova casa per il banchetto.
Dopo lo scambio degli anelli, “sa cadena”, la catena nuziale composta da 66 anelli d’argento, unisce le mani degli sposi, a simboleggiare la fede e l’amore eterno. Terminata la funzione religiosa, gli sposi escono dalla chiesa tra gli applausi, accompagnati dal lancio di due colombe. Nuovo corteo festante sino alla vicina chiesa di San Giuliano, dove gli sposi scrivono le promesse d’amore, che saranno conservate lì e lette dl primogenito nel 25esimo anniversario del matrimonio.
Poi c’è “Su Cumbidu”, la parte più attesa, che si svolge nella nuova abitazione degli sposi. Un ricco e abbondante banchetto nuziale fatto di piatti tipici della tradizione, preceduto dalla benedizione materna degli sposi (sale e grano cosparsi sui capi dei ragazzi genuflessi) e da sa’ratzia (la rottura del piatto ai piedi della sposa), due riti scaramantici.
Il programma dell’evento
Quest’anno gli sposi sono Fiorella Esu, 31 anni di Siliqua, e Davide Musiu, 44 anni, selargino.
Mercoledì 4 settembre alle 21 c’è la gara poetica in limba in piazza M.V. Assunta. Giovedì 5 alle 18 nel locali Si ‘e Boi c’è l’inaugurazione delle mostre d’artigianato, alle 21 una commedia in limba in piazza M.V. Assunta.
Venerdì alle 20 “Sa cantada a is picciocas”, a cusa del coro Keallarious. Alle 22 il concerto di Non Soul Funky in piazza M.V. Assunta.
Sabato 7 settembre alle 19 dalla sede della pro loco parte il corteo de “Su trasferimentu de is arrobas”. Poi in piazza M.V. Assunta alle 20.30 lo spettacolo folkloristico di balli e canti con il Gruppo della Polonia e alle 22 il cabaret con Benito Urgu.
Domenica 8 settembre il lungo rito, le cui fasi salienti saranno trasmesse in diretta su Videolina. Si comincia alle 8 del mattino con la vestizione. Chiude l’evento uno spettacolo folk di balli e canti a partire dalle 20.
(Unioneonline/L)