Si è fermato in semifinale il cammino delle Pink Ladies della Yellow Team Sassari nei playoff promozione della serie B di softball.

Solo una delle tre squadre impegnate nel concentramento disputato sui campi dell'Acquacetosa, a Roma, aveva il diritto di passare il turno e giocare la finalissima, e la compagine turritana, benché avesse letteralmente travolto le siciliane del Paternò, sconfitte 18-3 in cinque inning per manifesta superiorità, si è dovuta arrendere al cospetto dell'Atoms Chieti.

Una vera e propria corazzata, decisamente di un'altra categoria, che ha congedato le Pink Ladies con un netto 13-0, trascinata da un attacco inarrestabile e dalla lanciatrice Salvatore, autrice di un "perfect game", cioè una partita in cui il pitcher non concede battute valide alle avversarie.

"Quella contro il Paternò è stata una gran bella sfida, loro erano organizzate e ben allenate, ma le mie ragazze sono state accorte in difesa e in battuta hanno lavorato benissimo, in particolare Anania Cipriani e Giulia Russu", ha raccontato il manager sassarese, Antonio Filosa.

"Sul 7-3, dopo i due inning giocati dall'ottima partente orgolese Giovanna Corraine, incolpevole sui tre punti incassati per errori della difesa, è andata in pedana la compaesana Cinzia Mesina e le siciliane non hanno trovato più spiragli. Nel secondo match, invece, il gap con la squadra di Fabio Borselli era davvero eccessivo, Marianna Fronteddu ha provato ad arginarle ma battevano davvero molto forte e, quando ho deciso di concedere minutaggio alle più piccole, le schierare come esterni per non correre rischi. In fondo per loro era un orgoglio e una festa esserci ed era giusto farlo".

Nonostante la sconfitta, le gialloviola, al debutto nella serie B, hanno festeggiato un traguardo importante, il terzo posto italiano nella categoria (a pari merito). "Ho detto alla squadra che è andata come doveva, Chieti era superiore e ha passato il turno, con loro abbiamo scoperto quali sono i nostri limiti, ma noi siamo riusciti ad arrivare molto più avanti del previsto", ha proseguito il manager. "Questo progetto era nato a scuola, a Sassari, e poi è sbocciato grazie all'accordo con la Supramonte Softball, che col doppio tesseramento ci ha permesso di schierare le loro U21 e anche atlete più giovani, del vivaio orgolese. La mia più grande soddisfazione è vedere che in poco tempo è venuto fuori un gruppo unito, determinato, coeso e desideroso di fare esperienze simili, mi sento davvero fortunato". In una giornata così importante, a fianco delle Pink Ladies c'è stata una madrina d'eccezione, il tecnico ed ex giocatrice Alessandra Cirelli, "l'unica europea ad aver disputato quattro coppe del mondo, una vera leggenda, che oggi ci ha onorato venendo al campo a sostenerci", ha concluso Antonio Filosa.

UNDER 12 - Se parte delle orgolesi era impegnata a Roma con la Yellow Team Sassari, l'Under 12 della Supramonte, sul diamante di Ilole, faceva gli onori di casa con la Shardana Iglesias e i Rheavendors Caronno negli ottavi di finale del campionato Under12. In palio due posti, conquistati dalle lombarde e dalle barbaricine.

Nel primo incontro, il derby sardo, ad avere la meglio sono state le orgolesi, avanti 6-0 dopo due inning ma poi raggiunte sul 12-12 nel quinto dalle iglesienti, sconfitte di misura dalla Supramonte grazie a un punto messo a segno nell'ultimo attacco (13-12). Contro il Caronno, però, non c'è stata storia.

Le lombarde hanno liquidato le orgolesi con un netto 12-0 al terzo inning e la Shardana con un 11-0 maturato in quattro riprese e hanno conquistato il passaggio del turno come prime nel girone. Anche l'Orgosolo, secondo, ha conquistato il pass per la fase successiva, un concentramento che verrà disputato a Rovigo tra una settimana.

Di questo ha parlato la coach Mariassunta Mereu: "Siamo contenti e vogliamo partecipare anche alle sfide successive, le ragazze lo meritano, ma temiamo che sia quasi impossibile organizzare la trasferta a Rovigo. Per questo contatteremo subito la Federazione e chiederemo un cambio. L'altro concentramento si giocherà nel milanese, perché non inserire lì la squadra sarda, viste le note difficoltà logistiche che si hanno quando si parte dall'Isola? Crediamo e speriamo che si possa fare".
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