"Il più bel regalo di Natale? Passare le feste con la mia famiglia. Però sono realista e so che è difficile, anzi impossibile".

Si apre così l'intervista rilasciata da Valerio Scanu al settimanale Oggi, cui confida le sofferenze per la malattia che ha colpito papà Tonino, ricoverato con il Covid in ospedale a Olbia.

Sulla vicenda l'artista aveva voluto mantenere sino ai giorni scorsi il più stretto riserbo, finché poi il tutto non è trapelato per il tramite di un post comparso sul suo profilo privato.

"Ho difficoltà ad avere notizie - spiega Scanu che vive in queste ore il medesimo dramma di molte famiglie con i propri cari in ospedale colpiti dal virus - . So che, al momento, papà è in terapia semi intensiva, con il casco che lo aiuta a respirare. Poi, però, papà è stato trasferito in un’altra struttura e da quel momento so poco o niente. Ma sono fiducioso, penso che tutto possa evolvere in bene”.

"Certo, c'è qualcosa nel nostro sistema sanitario che non funziona", aggiunge poi. "Mio fratello aveva sintomi e subito è partita la richiesta per il tampone: ebbene ci vogliono quasi due settimane per farlo, è assurdo!".

Scanu ha trascorso con la famiglia solo quattro giorni ad agosto e ora la speranza è di poterli rivedere presto. Lui a papà Tonino deve tutto, e senza dubbio la sua passione per la musica: mamma e papà si sono infatti conosciuti perché entrambi suonavano nella banda della Maddalena.

(Unioneonline/v.l.)
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