Il sequel di "Borat", il folle reporter kazako interpretato da Sacha Baron Cohen, è appena stato reso disponibile sulla piattaforma Amazon Prime e ha già destato scalpore.

Non solo per aver messo alla berlina i fan di Donald Trump a pochi giorni dalle elezioni alla Casa Bianca, ma soprattutto per una scena che vede protagonista l'avvocato personale di Trump, Rudy Giuliani, che coinvolto in un'intervista (che poi si è rivelata finta) si ritrova in una sorta di siparietto sexy.

L'ex sindaco di New York ha già preso le distanze, sostenendo che si stava rimettendo "la camicia nei pantaloni dopo che mi era stato tolto il microfono": "Mai prima - ha detto - durante o dopo l'intervista mi sono comportato in modo inappropriato. Se Sacha Baron Cohen sottintende il contrario, sta mentendo spudoratamente".

In suo soccorso anche il presidente Donald Trump, che ha attaccato duramente l'attore britannico, ormai famoso per i suoi personaggi altamente provocatori: "Non sono un fan di Sacha Baron Cohen, anni fa aveva tentato di raggirarmi, è un impostore, non lo trovo divertente, per me è un verme", ha rivelato ai giornalisti a bordo dell'Air Force One.

Non è chiaro precisamente a cosa si riferisca ma nel 2003 Trump era stato intervistato dall'attore nei panni di Ali G, un gangster che presentava il progetto "pionieristico" di un guanto che serve a mangiare il gelato.

(Unioneonline/D)
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