Il 9 aprile 2019 siamo andati a Pettinengo, in Sardegna. Sì, proprio in Sardegna, perché a Pettinengo c'è un bene extraterritoriale della Regione Autonoma della Sardegna dove è allestito il "Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di Popoli", realizzato dal Circolo Culturale Sardo Su Nuraghe di Biella.

Qui ho vissuto un'esperienza molto interessante attraverso i molti argomenti che mettono in relazione le diversità e le tantissime similitudini come quelle tra le lingue e i dialetti parlati nel mondo. Questa visita "apre gli occhi", ci fa capire quanto siano vere o false diverse affermazioni e/o discriminazioni, i cosiddetti luoghi comuni.

Mi sono ritrovato, visto che ero uno dei pochi ragazzi a saper parlare un po' di piemontese, a dover leggere un testo in dialetto grammaticalmente corretto, ma per me è stato tutt'altro che facile. È stata la prima volta che ho letto in pubblico nella "mia" lingua materna. E devo dire grazie al museo allestito a Pettinengo dai Sardi e al loro progetto sui beni immateriali da cui è nato un "Laboratorio storico e linguistico per l'integrazione", fatto in classe, con i nostri professori.

Nel breve dibattito seguito alla lettura, ci siamo resi conto che, con la venuta delle nuove generazioni i dialetti saranno destinati a sparire (a parere mio sarebbe un peccato perché sono molto interessanti da sentire e soprattutto da conoscere). Per me è stata molto difficile la lettura del testo, proprio perché non siamo più abituati a leggere il nostro dialetto e a saperlo. Anche se mi ritengo fortunato perché sono ancora uno dei pochi della mia generazione a conoscere e parlare un po' il Piemontese.

È stata un'esperienza positiva, sia perché adoro il Piemontese, sia per l'interessantissima visita guidata al museo. Consiglio a tutti di visitarlo.

Matteo Andrigo

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