Questa è la storia di dieci tigri partite da Latina, destinazione Daghestan, Russia, oggetto di un'interrogazione rivolta al ministro dell'Ambiente da Walter Rizzetto, deputato di Fratelli d'Italia. Le attendeva, sembra, uno zoo. Il viaggio, stando ai documenti della Asl che lo autorizzava, sarebbe dovuto durare 21 ore. Invece solo per arrivare a Terespol, al confine fra Polonia e Bielorussia, il camion che le trasportava ha impiegato 46 ore, e qui è stato fermato perché non aveva un documento. Le autorità locali hanno verificato che i poveri felini erano tanto ammassati da non poter essere nutriti, una delle tigri morta di stenti. I due camionisti italiani sono stati quindi arrestati e poi rilasciati, la stessa fine ha fatto il rappresentante dello zoo che li aveva raggiunti per recuperare gli animali. Come è finita? La Polonia ha sequestrato le tigri e una giornalista di TVN24 Poland ha riferito che all'indirizzo dello zoo ci sarebbe in realtà un negozio di liquori. Rizzetto ha chiesto che gli animali non vengano maltrattati, aggiungendo che una simile vicenda «costituisce un rischio sanitario» e che «gran parte delle epidemie si sono diffuse a causa dello sfruttamento degli animali». Con buona pace dei pipistrelli, al momento unici titolari dell'origine del Covid.

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