Adottare misure di salvaguardia e valorizzazione del comparto dell'apicoltura, fondamentale nei servizi ecosistemici e agricoli. È quanto chiesto dal deputato pentastellato Andrea Vallascas nell'interpellanza (2-00651) depositata ieri in Aula e indirizzata al ministro delle Politiche agricole, Teresa Bellanova. Il deputato ha chiesto azioni urgenti a sostegno degli apicoltori professionisti, della salute delle api e dell'ambiente, oltre che per vietare l'uso di prodotti chimici dannosi per questi insetti. Ad oggi, ha sottolineato Vallascas, è in atto una crisi del settore: la contrazione della produttività è dovuta principalmente dall'aumento della mortalità degli alveari, non solo per effetto dei cambiamenti climatici, ma soprattutto a causa dell'impiego di neonicotinoidipesticidi sistemici che ucciderebbero o indebolirebbero le api in modo "subletale" abbreviando la vita dell'insetto. Nonostante la crisi, ha continuato, la produzione mondiale di miele sarebbe in costante crescita: secondo la Fao, nel 2018, si sarebbe attestata attorno a 1,86 milioni di tonnellate (+23%). Questa anomalia sarebbe dovuta alla crescita delle produzioni di Paesi come la Cina, primo produttore mondiale di miele con 538 milioni di tonnellate prodotte nel 2018 (il 29% della produzione globale), e primo esportatore con un valore di oltre 211 milioni di euro. La preoccupazione che ha portato alla luce il deputato sardo è in relazione alla commercializzarione del miele che, quando confezionato all'estero, omette la nazione di provenienza rischiando non solo la contraffazione del prodotto, anche la tacciabilità e la valorizzazione delle produzioni locali

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