"Abbiamo sempre considerato gli Stati Uniti un alleato fondamentale e strategico, e certo i dazi non sono la risposta che i cittadini si attendono da Stati Uniti ed Europa". Lo ha detto oggi il ministro delle Politiche agricole Teresa Bellanova a Bruxelles, durante la riunione con il segretario all'Agricoltura USA Sonny Perdue, che oggi ha incontrato i ministri UE dell'Agricoltura, secondo quanto riportato da un comunicato stampa del Mipaaf. "Siamo fiduciosi che, anche per la profonda conoscenza del mondo agricolo, il segretario Perdue - che Bellanova incontrerà il 30 gennaio a Roma -, nel comprendere la reale portata e gravità della situazione, possa contribuire a evitare che ulteriori misure restrittive generino altre ripercussioni negative sui rispettivi settori agricoli e anche nel quadro delle prossime sfide che entrambi dovremo in modo coeso affrontare". "Per poter crescere - ha aggiunto il ministro - e affrontare le nuove sfide a livello globale in tema di innovazione, sostenibilità, qualità e sicurezza alimentare, lotta agli sprechi, l'agroalimentare ha bisogno di regole certe, che non possono essere messe in discussione continuamente, a maggior ragione se per questioni che nulla hanno a che vedere con il settore".

Durante il Consiglio dei ministri dell'Agricoltura e pesca in corso nella città belga, Bellanova ha discusso anche del tema dell'etichettatura degli alimenti, in particolare delle carni. "Siamo fortemente convinti che l'etichettatura degli alimenti, regolamentata a livello europeo, può agire da volano per il miglioramento dei nostri sistemi di allevamento, ridurre il consumo dei farmaci, e migliorare la qualità dei prodotti e il livello di fiducia dei consumatori", ha detto durante la riunione. Secondo Bellanova, "fornire un'informazione al consumatore, la più completa possibile, per consentire una scelta consapevole dell'alimento, non solo per quanto concerne gli aspetti alimentari e nutrizionali ma anche sulle principali questioni etiche, sta diventando un fattore di competitività da non sottovalutare". "La mancanza di una normativa comunitaria in materia - ha avvisato - ha stimolato la proliferazione di numerose regole produttive che, oltre a disorientare il consumatore, stanno mettendo in crisi il sistema allevatoriale, spesso costretto a mettere in atto impegni diversi a seconda delle principali catene distributive". Necessario dunque, "introdurre un sistema di etichettatura trasparente, basato sul rigoroso rispetto di regole produttive in grado di valorizzare le migliori pratiche zootecniche e, nel rispetto della biosicurezza, l'allevamento all'aperto, soprattutto quello transumante, la cui pratica è stata recentemente riconosciuta anche dall'Unesco".

Infine, riguardo la PAC, Bellanova ha assicurato che "l'Italia è pronta a fare la sua parte indicando come prioritarie economia circolare, lotta allo spreco alimentare, contrasto alle nuove fitopatie, equilibrio tra approvvigionamento e sostenibilità ambientale, trasparenza nei rapporti di filiera e bilanciamento nella catena del valore. La direttiva contro le pratiche sleali è un passo importante. Adesso va assicurata trasparenza sulle etichette. I cittadini europei hanno il diritto di conoscere l'origine della materia prima di tutti gli alimenti. Su questo ci aspettiamo risposte coraggiose". 

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