La conferma arriva da uno studio della Società americana di Ematologia, pubblicato sul portale Blood Advances.

Secondo i ricercatori, evidenze alla mano, le persone di gruppo sanguigno 0 corrono minori rischi nell'esposizione al Covid-19.

"Sono stati messi a confronto i dati di 473mila danesi sottoposti a prove sul Covid con quelli di un campione di popolazione di oltre 2 milioni di persone - spiegano i ricercatori - considerando anche la loro origine etnica, visto che la distribuzione dei gruppi sanguigni può variare in base a questo fattore".

"L'esito rivela - spiega il portale 'La legge per tutti' che riporta lo studio - che il numero di pazienti positivi con sangue di gruppo 0 è molto inferiore rispetto a quelli con sangue di tipo A, B o AB".

Monitorati poi i dati di 95 persone ricoverate in condizioni critiche a causa del Covid in un ospedale di Vancouver, in Canada. Secondo i ricercatori, il virus si sarebbe manifestato in forma più grave tra i pazienti di gruppi A e AB rispetto a quelli con sangue di tipo 0 o di tipo B: i primi richiedevano più frequentemente la dialisi per insufficienza renale ed erano più predisposti alla ventilazione artificiale per problemi polmonari. Inoltre, i pazienti A e AB restavano ricoverati più a lungo in terapia intensiva.

"Secondo gli autori della ricerca - prosegue 'La Legge per tutti' - il fatto che il gruppo 0 possa essere più resistente al Covid può essere dovuto alla presenza nel sangue di Isoagglutinina, un anticorpo che reagisce con un isoantigene presente sulla superficie di globuli rossi di soggetti della stessa specie e che impedisce che il virus vi resti ancorato".

Gli esperti chiedono comunque di non arrivare a soluzioni frettolose, evitando di classificare la popolazione in base al gruppo sanguigno: anche chi appartiene al gruppo 0, infatti, può ammalarsi di coronavirus, con possibili complicazioni legati ad età, o besità o altre malattie pregresse.

(Unioneonline/v.l.)
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