Il premier Giuseppe Conte ha lanciato due stoccate a Di Battista (Qui il post di Dibba) nel suo intervento agli Stati Generali del Movimento 5 Stelle.

La prima contro il ritorno alle origini che vorrebbe il dissidente grillino: "Nella vita politica ci si imbatte spesso nel dilemma tra coerenza delle proprie idee e possibilità di cambiare opinione. E' un dilemma mal posto, la coerenza è sicuramente un valore, ma quando governi devi valutare la complessità e avere il coraggio di cambiarle le idee, quando di accorgi che le nuove sono migliori di quelle che avevamo. E se la coerenza delle stesse idee fa male al Paese si ha l'obbligo morale di cambiarle, spiegando perché il cambiare idea è una cosa giusta".

La seconda citando il padre fondatore, che con Dibba ha polemizzato e non poco di recente: "Con Grillo ci sentiamo spesso, rimane la mente più giovane e curiosa del Movimento".

Prese di posizione chiare nel dibattito interno, per il resto quello di Conte è stato un intervento volto a lodare e riconoscere i meriti a quel Movimento che lo ha portato a Palazzo Chigi: "Siete una comunità che undici anni fa si è messa in gioco, si è offerta di dare il proprio contributo al Paese. Siete una comunità tosta, che ha affrontato scelte sofferte, ma che non ha mai mollato. Siete la più importante novità politica di questi anni".

Infine ha lanciato tre sfide "imprescindibili". "La prima è non perdere il contatto con la gente, è uno dei rischi maggiori per chi governa. La seconda è rimettere l'uomo al centro di qualsivoglia politica sociale ed economica, con politiche di tutela dell'ambiente, di inclusione sociale e riduzione del divario digitale. La terza continuare a battersi contro la logica dei privilegi, come avete fatto in questi anni con ottimi risultati".

(Unioneonline/L)
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