Prosegue a rilento in consiglio regionale la riforma della sanità che ripristina le otto vecchie Asl in Sardegna.

L'esame del testo è iniziato ieri e l'Aula ha approvato solo il primo dei 49 articoli. Stamattina è passato all'unanimità un emendamento dei Progressisti per inserire tra i principi e gli obiettivi della legge la necessità di abolire le liste d'attesa.

"Garantire la progressiva riduzione dei tempi d'attesa dell'accesso alle prestazioni sanitarie al fine di raggiungere la tempestività dei servizi erogati dal sistema sanitario regionale", è la versione finale votata dall'Aula.

Una dichiarazione d'intenti, tutto da vedere se e come verrà applicata in pratica. E' anche l'unico punto di convergenza tra gli schieramenti da quanto il testo è approdato in Consiglio.

Sono circa 900 le proposte di modifica, 830 dell'opposizione. Delle 70 di maggioranza gran parte è portata dai gruppi di Udc Cambiamo e dei Riformatori. Che sono anche protagonisti di una battaglia tutta interna al centrodestra su una serie di temi trattati dagli emendamenti stessi: su tutti il nodo dello scorporo del Microcitemico e dell'Oncologico dal Brotzu di Cagliari con incorporazione nella Asl 8 e la telemedicina.

(Unioneonline/L)
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