E' durata poco la pausa delle Sardine. Mattia Santori l'aveva annunciata due giorni fa, il 26 maggio: "Non voglio assumermi la responsabilità di generare una massa di frustrati rabbiosi che passa più tempo sul web che nella vita reale", aveva scritto il leader del movimento su Facebook annunciando che giovedì (oggi) i fondatori bolognesi avrebbero presentato il "manifesto valoriale" per poi prendersi una "pausa di riposo e riflessione".

E invece oggi è arrivato il dietrofront. Nessuna pausa, né tantomeno uno scioglimento.

Santori rilancia le Sardine per le prossime elezioni regionali: "A luglio e agosto verrà data priorità alle Regioni che andranno al voto, come sette mesi fa saremo la risposta immunitaria della società civile contro i sovranismi, i populismi, i razzismi, le intolleranze e i negazionismi", ha detto in una video assemblea con 400 militanti collegati.

"Non ce la sentiamo di perdere questa possibilità di partecipazione. Non ce la sentiamo perché riteniamo che ci sia ancora bisogno di riempire quei vuoti lasciati dalla politica Abbiamo rischiato di appiattirci sulle vecchie dinamiche partitiche e di diventare strumento di giochi a cui non vogliamo giocare. Abbiamo fatto ricorso ad un liberatorio e necessario momento di chiarimento interno che per ragioni tutte da immaginare è divenuto pubblico", è l'annuncio fatto poi dalla pagina Facebook "6.000 sardine".

Nei prossimi giorni saranno resi noti, "in maniera lenta", gli undici punti del manifesto che costituiranno "la nostra nuova casa". Dopodiché "chiunque potrà decidere se aiutarci ad arredarla e abbellirla".

(Unioneonline/L)
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