Lorenzo Fioramonti lascia il Movimento 5 stelle e aderisce al Gruppo Misto della Camera "a titolo puramente individuale".

L'annuncio arriva direttamente dall'ex ministro dell'Istruzione, dimessosi dall'incarico appena pochi giorni fa, in un post su Facebook.

"Il Movimento 5 Stelle - scrive Fioramonti - mi ha deluso molto. So che esiste un senso di delusione profondo, più diffuso di quanto si voglia far credere. È come se quei valori di trasparenza, democrazia interna e vocazione ambientalista che ne hanno animato la nascita si fossero persi nella pura amministrazione, sempre più verticistica, dello status quo".

"Eppure sono quelli i valori che lo hanno reso essenziale nell'evoluzione politica del nostro Paese - prosegue - e che io non posso rinnegare. Per questo motivo, e per tutti gli attacchi che ho ricevuto, ho comunicato oggi al presidente della Camera la mia decisione di lasciare il Gruppo parlamentare ed approdare, a titolo puramente individuale, al Misto".

"Questi giorni - dice ancora l'ex ministro - sono stati difficili. Il mio nome sballottolato sui giornali per ogni sorta di retroscena, speculazione e cospirazione. Oggi persino 'Il Tempo' mette il mio cognome in prima pagina associandolo alla loggia massonica P3. Un evidente errore di persona, che la dice lunga sul clima di confusione che regna nel Paese. E perché tutto questo? Perché ho mantenuto la parola".

"Avevo accettato l'incarico di ministro per dare una discontinuità totale alle politiche passate, e mettere la scuola, l'università e la ricerca al centro della programmazione politica. L'avevo promesso da viceministro e l'ho confermato da ministro: o si torna ad investire con coraggio sul futuro delle giovani generazioni o non resto a scaldare la poltrona".

"Non ho mai nascosto nulla", la conclusione. "In questo percorso, ho incontrato tante persone che mi hanno sostenuto. Dentro e fuori dal Movimento. E non c'è niente di male se con alcune di queste persone si è cercato di collaborare per riportare in auge temi cruciali come l'ambiente, lo sviluppo sostenibile, la formazione e la ricerca. Sono questi i veri temi del presente e del futuro".

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(Unioneonline/v.l.)
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