"È stato definito un accordo di principio che dovrà essere finalizzato in linea con le procedure nazionali".

Si è detto soddisfatto il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri ieri sera al termine dell'Eurogruppo, dopo l'annuncio da parte del presidente Mario Centeno, che ha dichiarato che l'ok alla riforma del Meccanismo europeo di stabilità - da giorni al centro della polemica politica italiana - slitterà di almeno un mese.

"Non vediamo ragione per cambiare il testo", ha detto, specificando però che la firma avverrà nei primi mesi del 2020 e non nel summit di dicembre, in modo tale da permettere a ciascuno dei 19 Paesi coinvolti di affrontare le proprie discussioni in Parlamento.

Secondo Gualtieri, nel vertice l'Italia è riuscita a raggiungere tre importanti obiettivi: "La possibilità di una subaggregazione dei titoli, le ipotesi di 'condizionalità sul backstop e l'eliminazione dalla roadmap a riferimenti al trattamento prudenziale dei titoli sovrani".

"Io sono fiducioso che su questa base sia possibile raggiungere un consenso nella maggioranza perché complessivamente è una situazione migliore di quella di partenza", ha sottolineato il ministro attaccando l'opposizione e definendo "demagogia priva di fondamento la campagna di Salvini e della destra".

Ieri anche il presidente del Consiglio Giuseppe Conte aveva difeso il testo, sostenendo che non sussiste alcun rischio per l'Italia: i margini di negoziato ci sono, sono sull'intero pacchetto di riforme, e lui continuerà a difendere gli interessi del Paese anche nel prossimo Eurosummit.

"C'è una logica di pacchetto, rimaniamo vincolati a questa prospettiva", ha fatto sapere il premier, impegnato nel vertice Nato di Londra.

(Unioneonline/F)
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