"I toni 'o si fa così o si va a casa' fanno del male al Paese, fanno del male al governo".

Luigi Di Maio risponde così alle parole del premier Giuseppe Conte, che ieri ha troncato qualsiasi polemica sulla manovra sostenendo che "bisogna fare squadra" e "chi non la pensa così è fuori dal governo".

"I toni di queste ore mi meravigliano - ha commentato il leader dei Cinquestelle -. Ci sorprendono e ci addolorano. In politica si ascolta la prima forza politica che è il M5s, perché se va a casa il M5s è difficile che possa esistere ancora una coalizione di governo".

E questo, aggiunge, "non è un ultimatum contro un ultimatum: io credo soltanto che bisogna fare in modo che in questo governo ci sia meno nervosismo, meno prese di posizione dure e mettere al centro le persone e non le proprie opinioni".

I TRE PUNTI - Domani, aggiunge, "finalmente si riunisce questo vertice di maggioranza che stavamo chiedendo da un po', un vertice di governo che deve servire a mettere nella legge di bilancio tre proposte che per noi sono imprescindibili: o si fanno o non esiste ancora la manovra".

"La prima è il carcere agli evasori e la confisca per sproporzione ai grandi evasori significa che chi evade più di 100mila euro all'anno verrà punito seriamente con il carcere e bisogna confiscargli più di quanto ha evaso", ha detto il ministro.

"Secondo punto: per me - ha proseguito - vanno bene le multe ai commercianti che non utilizzano il pos, ma se gli abbattiamo i costi del pos, i costi delle carte, perché altrimenti rischiamo di trovarci in una situazione in cui introduciamo una nuova tassa per i commercianti, non una multa".

"E poi il terzo punto, per noi importante, è che le partite Iva continuino a pagare solo il 15% di tasse, cosa che non è: in questa manovra gli si alzano le tasse", ha concluso.

(Unioneonline/D)
© Riproduzione riservata