"Il contributo che la Sardegna deve dare per il risanamento della finanza pubblica non può essere, come fino ad ora, irragionevolmente sovradimensionato rispetto alle Regioni del Mezzogiorno".

Queste le parole del governatore sardo Christian Solinas, al termine di un vertice durato circa due ore al ministero dell'Economia a Roma sul tema degli accantonamenti.

Durante l'incontro si è deciso di rinviare a dopo l'estate l'accordo Stato-Regione per stabilire l'ammontare del contributo.

"Si tratta di una vicenda complessa che dura da anni e che ha bisogno di una trattativa seria che riaffermi in maniera strutturata e organica i diritti dei sardi", ha detto ancora il presidente della Regione Sardegna, "per questo la nostra prima preoccupazione è stata quella di avere una proroga per poter affrontare la trattativa in maniera definitiva e soddisfacente".

L'atto, ha precisato, "sarà oggetto di un passaggio nella Conferenza delle Regioni previsto per domani. Il governo si è impegnato ad accordare la proroga inserendo l'emendamento nel primo provvedimento legislativo utile. Nel frattempo questo non avrà effetti negativi sulla Sardegna".

Per Solinas l'obiettivo da raggiungere sarà quello di "allineare il contributo all'1,14% del Pil come avviene per la Regione Sicilia, rispetto all'attuale 1,60%, con un'evidente riduzione rispetto al passato: l'accordo dovrà avere una dimensione strutturale e pertanto andrà inserito nella prossima legge di bilancio, unitamente al recupero delle somme riconosciute da sentenze già intervenute della Corte costituzionale e altre sentenze che avevano per oggetto la compartecipazione sul gettito dei redditi da capitale, alle riserve erariali sulle tasse automobilistiche e ai trasferimenti per funzioni non fondamentali degli enti di area vasta".

Al termine dell'incontro il viceministro dell'Economia Massimo Garavaglia ha parlato del tema degli accantonamenti come di una "un'annosa questione che si trascina da anni e che richiede un approfondimento adeguato" e che "da parte del governo c'è la massima disponibilità perché si trovi una soluzione equa sia per i sardi che per le altre regioni che hanno già chiuso l'accordo.

(Unioneonline/F)
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