Con 380 voti sì, nessun no e 92 astenuti la Camera dei deputati ha dato l'ok al ddl "Codice rosso", che rafforza la tutela delle vittime dei reati di violenza domestica e di genere, con una serie di interventi sul codice penale e sul codice di procedura penale.

Il provvedimento è passato con i voti favorevoli di Lega e M5S, +Europa, Maie e Gruppo Misto, Fratelli d'Italia e Forza Italia.

Partito democratico e Leu, invece, hanno deciso di astenersi.

Ora il disegno di legge passa al Senato.

Soddisfatti i deputati del Movimento 5 Stelle.

'Con questo provvedimento, spiegano in una nota, aumentiamo le pene, con il carcere fino a quasi 7 anni per maltrattamenti in famiglia e stalking e fino a 24 anni per violenza su minori. La violenza sessuale sarà punita, in generale con la reclusione fino a 12 anni e se praticata in gruppo fino a 14 anni".

Ancora: "È un testo che guarda al futuro e che riconosce nuovi diritti alle vittime indifese di crimini atroci. In questo senso va anche l'introduzione di una nuova figura di reato: la deformazione del viso, punita con la reclusione che può arrivare fino a 14 anni. Ci auguriamo che queste proposte diventino presto legge dello Stato, per porre fine a quello che è diventato ormai un massacro quotidiano''.

Ma nella maggioranza è scontro per l'emendamento sulla castrazione chimica, fortemente voluto dalla Lega, ma che invece i pentastellati non intendono far passare.

Un'opposizione che ha suscitato tensioni, con i parlamentari del Carroccio si sono detti "sconcertati e dispiaciuti dal voto 5

Stelle con Pd e Fi contro la castrazione chimica, una norma applicata in altri Paesi per limitare la violenza di pedofili e stupratori".

(Unioneonline/l.f.)
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