No dei pentastellati, sì della Lega.

La maggioranza di governo si è spaccata sulla castrazione chimica, su cui ieri la Lega aveva fatto un passo indietro, ritirando un emendamento che avrebbe introdotto il trattamento terapeutico.

Oggi Fratelli d'Italia ha presentato un ordine del giorno (primo firmatario il capogruppo Francesco Lollobrigida) appoggiato anche dalla Lega, a favore della castrazione chimica. Ma l'Aula della Camera ha bocciato il testo, con 383 voti contrari.

A votare no le opposizioni di Forza Italia e Partito democratico, cui si è unito anche il Movimento 5 Stelle.

Hanno votato a favore 126 deputati di FdI e Lega.

Il testo, sul quale il governo si era rimesso all'Aula, impegnava l'esecutivo "ad adottare ogni opportuna iniziativa, anche di carattere normativo, volta a introdurre la possibilità di subordinare la concessione del beneficio della sospensione condizionale della pena in caso di condanna per reati sessuali a trattamenti terapeutici o farmacologici inibitori della libido".

(Unioneonline/D)
© Riproduzione riservata