Con 194 voti a favore, 52 contrari e 4 astenuti, arriva in Senato l'ok alla modifica all'articolo 52 del Codice penale che stabilisce che la legittima difesa, di fatto, è sempre presunta, riconoscendo così la proporzione tra offesa e difesa.

Approvati anche gli articoli 2,3,4 e 5 del provvedimento, con la modifica dell'articolo 55 del codice penale che disciplina l'eccesso colposo, riconoscendo la legittima difesa a chi si trova in uno stato di "grave turbamento".

Un'accelerazione dell'iter di approvazione che fa felice la Lega, promotrice del decreto, dopo i malumori con l'alleato di governo sulla sforbiciata agli 81 emendamenti grillini. A guidare il gruppo di dissidenti interni al Movimento sono Paola Nugnes e Gregorio De Falco, l'ex comandante della Marina balzato alle cronache per lo scontro con Francesco Schettino durante la tragedia della nave Costa Concordia.

"Ci sono alcuni principi sui quali non posso deflettere - ha dichiarato De Falco - avendo giurato sulla Costituzione da militare, e mantengo questo giuramento". Nel dettaglio, gli articoli indigeribili per la fronda grillina più critica sono quelli relativi al diritto d'asilo e l'immigrazione.

Dal fronte leghista replica il sottosegretario all'Interno Nicola Molteni, sottolineando l'importanza del decreto e l'inamovibilità del Carroccio: "Il decreto Sicurezza è fondamentale per il governo e per il Paese, quindi vogliamo assolutamente difenderlo. Questo provvedimento è nel contratto di governo, quindi sono convinto che Luigi Di Maio manterrà, come ha fatto fino ad oggi, lealtà e correttezza rispetto al contratto, in cui i temi dell'immigrazione, del contrasto alla criminalità organizzata e il potenziamento della sicurezza urbana sono parti importanti, direi imprescindibili".

Ma nemmeno le rassicurazioni di Luigi Di Maio, secondo cui sul dl sicurezza si sta seguendo il normale iter di un decreto, smorzano la fronda interna grillina, con la deputata Doriana Sarli chiede che il dl venga "ritirato" perché "non si può svuotare il Parlamento del suo significato".

(Unioneonline/b.m.)
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