"La bocciatura della manovra è pressoché certa".

Matteo Salvini ormai non ha dubbi sul no di Bruxelles alla Legge di Bilancio costruita dal governo Lega-5 Stelle e si prepara al colpo di grazia che arriverà tra poche ore, alla riunione dei commissari europei di Strasburgo, mentre lo spread in apertura di Piazza Affari risale oltre 310 punti base.

Eppure "se uno è convinto di quello che fa, come noi, va avanti", prosegue il vicepremier leghista, che ieri sera ha incontrato a cena Luigi Di Maio e il premier Giuseppe Conte per studiare la risposta a uno stop imminente.

(Ansa)
(Ansa)
(Ansa)

E mentre stamattina il presidente della Repubblica ha già firmato il decreto fiscale, il ministro dell'Economia Giovanni Tria nella lettera indirizzata ai commissari europei ha spiegato che non è tempo di dietrofront. Anche perché fare passi indietro "significherebbe che abbiamo fatto una manovra azzardata, ma non è così", dice il presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

Il 2,4% è "il tetto massimo che ci impegnamo solennemente a rispettare - garantisce il premier parlando davanti alla stampa estera -. Siamo disponibili a valutare in corso di manovra misure di contenimento della spesa".

E se il giudizio negativo arriva? Allora, prosegue Conte, "ci siederemo intorno a un tavolo e lo valuteremo insieme" perché "in famiglia ci si parla, se non lo si fa si creano incomprensioni" fermo restando che: "Se un commissario europeo prima di ricevere la manovra, di leggerla e di studiarla, mi dice che verrà rigettata, io dico che questo è un pregiudizio ed è inaccettabile che provenga da chi ha la responsabilità di rappresentare un'istituzione".

Anche Di Maio è convinto che, in caso di bocciatura, "ci saranno altre settimane per riuscire a interloquire con le istituzioni e spiegare quello che vogliamo fare".

"Se ci sono proposte sono benvenute - è il messaggio inviato da Matteo Salvini -. Ma la manovra la fa il governo italiano e i capisaldi della manovra non si toccano".

(Unioneonline/D)
© Riproduzione riservata