"Stiamo facendo progressi" sui vaccini ma "i contagi stanno aumentando, e le nuove varianti si stanno diffondendo velocemente. La pandemia resta pericolosa".

Lo afferma il presidente americano Joe Biden, sottolineando che "non siamo ancora al traguardo" nella lotta alla pandemia.

"Ieri abbiamo superato 150 milioni" di dosi di vaccino somministrate, ha aggiunto Biden: un obiettivo "toccato in 75 giorni e siamo in corsa" per superare l'obiettivo dei 200 milioni "nei miei primi 100 giorni alla Casa Bianca".

LA CAMPAGNA - Il presidente Usa, dunque, accelera sul fronte della lotta alla pandemia e rivede ancora una volta la tabella di marcia: tutti gli americani saranno dichiarati vaccinabili entro il prossimo 19 aprile, due settimane prima la precedente scadenza che era stata fissata per il primo maggio.

Un obiettivo possibile grazie alla velocità con cui oramai si sta andando in tutti gli stati Usa, con una media giornaliera di tre milioni di dosi iniettate su scala nazionale. In pratica, come sottolineano i Cdc, la massima autorità sanitaria federale, ogni stato ha oramai assicurato almeno una dose ad un quarto della sua popolazione, con 62,4 milioni di persone oramai completamente vaccinate in tutto il Paese, il 19% della popolazione americana.

La rapidità al vaccinio mostrata dagli Usa accende grandi speranze anche all'estero, dove sul fronte delle forniture si spera arrivi quindi a breve un maggior contributo da oltreoceano.

MASSIMA CAUTELA - La Casa Bianca continua però a predicare cautela perché, nonostante la campagna di vaccinazione vada più spedita del previsto, la quarta ondata della pandemia negli Usa resta dietro l'angolo. Ne sono la dimostrazione il diffondersi di varianti del virus molto più contagiose e un nuovo balzo dei casi dopo che nella prima parte dell'anno la curva era stata portata in discesa. Si tratta di un aumento dei contagi legato anche ai diversi stati che hanno allentato, se non abolito del tutto, le restrizioni. E in alcuni casi hanno cancellato anche le più semplici regole, come l'obbligo di indossare la mascherina o quello del distanziamento sociale.

"La guerra contro il virus non è ancora finita, resta molta strada da fare", il monito che il presidente americano continua ossessivamente a ripetere, puntando il dito contro i troppi americani che oramai si comportano come se la pandemia fosse finita.

A sperare in un surplus di dosi negli Usa non solo l'Europa, ma soprattutto i Paesi più poveri dove ancora non si sta facendo quasi nulla, nonostante il programma internazionale Covax per un accesso equo ai vaccini. "Stiamo valutando diverse opzioni per condividere e fare di più con gli altri Paesi", ha assicurato Antony Blinken, promettendo che l'America non chiederà "favori in cambio".

(Unioneonline/v.l.)
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