La comunità di Treviri, città tedesca da 110mila abitanti, al confine con il Lussemburgo, ancora sotto choc per le 5 vittime provocate da un Suv "impazzito", piombato ieri sulla folla nella zona pedonale della città.

Tra i morti anche una bambina di 9 mesi e suo padre, deceduto dopo il ricovero in ospedale.

Oggi le autorità cittadine e il presidente del Land Malu Dreyer si sono riunite davanti alla Porta Nigra, uno dei simboli della città, per una breve cerimonia di commemorazione.

"Treviri piange i suoi morti, Treviri soffre ma non si rassegna" ha detto il sindaco della città Wolfram Leibe. "Nonostante le distanze del coronavirus vogliamo sentirci vicini", ha proseguito il sindaco.

Intanto, mentre proseguono le cure in ospedale delle 14 persone ferite, tra cui la madre e il fratellino di un anno e mezzo della piccola vittima, continuano anche le indagini sull'accaduto. La polizia ha reso noto che il conducente, un tedesco di 51 anni, nato e cresciuto proprio a Treviri, ha cominciato a parlare.

Ma ulteriori dettagli ufficiali sul perché l'auto da lui guidata abbia falciato la folla inerme, al momento, ancora non sono trapelati. Sembra escluso, però, il movente del terrorismo.

Secondo quanto riferito dal sito della Bild, l'uomo era al volante in stato d'ebbrezza (gli sono stati trovati nel sangue 1,4 g/l di alcol) e potrebbe soffrire di problemi psichici. Testimoni hanno riferito che è entrato a tutta velocità nella zona pedonale, falciando le persone che passeggiavano per la strada, addobbata con abeti e luci in vista del Natale. "Li abbiamo visti volare via dopo l'urto", hanno raccontato gli stessi testimoni oculari della tragedia, che ha sconvolto tutta la Germania.

(Unioneonline/l.f.)
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