"Evitate l'undicesimo arrondissement": è il tweet della Prefettura di Parigi che ha fatto scattare questa mattina l'allarme per un attentato terroristico nella capitale francese.

La zona dell'aggressione, dove un uomo, secondo quanto confermato dalla polizia, avrebbe colpito e ferito quattro persone, due in modo grave, è vicina alla vecchia sede di Charlie Hebdo. E il momento dell'attentato, le 11.30, è il medesimo di quello compiuto cinque anni fa nella redazione della testata satirica francese.

LA RICOSTRUZIONE - Due delle persone ferite, fra le quali anche una donna, sono dipendenti dell'agenzia Première ligne, che è rimasta nell'edificio in cui sorgeva anche la redazione di Charlie Hebdo. I giornalisti di Première ligne furono i primi a diffondere, dopo l'attentato a Charlie Hebdo, le immagini dei due killer, i fratelli Kouachi, in fuga dopo la strage.

Secondo quanto si apprende, i due - che non sono in pericolo di vita - erano usciti in pausa per fumare una sigaretta quando sono stati attaccati, probabilmente con una mannaia da cucina ritrovata poi accanto alla fermata della metropolitana di Richard Lenoir.

Molti i testimoni che hanno assistito alla scena.

DUE FERMI - Fermati due sospetti. Uno ha già confermato i fatti: è il 18enne pachistano Ali H.Trentatré anni, algerino, il secondo sospetto arrestato che, sotto interrogatorio, non sembra però direttamente coinvolto nell'azione.

PACCO SOSPETTO - Secondo fonti di polizia sul luogo dell'attentato, nella rue Nicolas Appert, è stato avvistato anche un pacco sospetto su cuisi sono messi al lavoro gli artificieri.

IL PRESIDENTE - Il presidente francese, Emmanuel Macron, sta seguendo "da vicino" l'evolversi della situazione dall'Eliseo. Nell'unità di crisi attivata al ministero dell'Interno sono invece presenti il premier Jean Castex e il ministro dell'Interno Gérald Darmanin.

(Unioneonline/v.l.)
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