Alexei Navalny ha chiesto alle forze dell'ordine russe di restituirgli i vestiti sequestrati a Omsk.

La richiesta è stata pubblicata sul suo blog, dove l'oppositore russo ha sottolineato come i vestiti gli siano stati presi in virtù del controllo della pre-indagine, che non può durare "più di 30 giorni".

Secondo Navalny le autorità vogliono "nascondere il pezzo di prova più importante". "Considerando che nel mio corpo sono state trovate tracce di Novichok, e che è molto probabile che sia stato il contatto per la somministrazione, i miei vestiti sono una prova molto importante".

"Esigo che i miei vestiti siano accuratamente imballati in un sacchetto di plastica e che mi siano restituiti. E poi - ha commentato con amarezza - potete continuare a discutere nei talk show che ho avuto un attacco di diabete e che, molto probabilmente, è stato organizzato dallo staff dell'FBK, il Fondo Anti-Corruzione di Navalny".

Quindi, su Instagram, la dedica alla moglie: "Julia, mi hai salvato, e lascia che lo mettano nei libri di testo di neuroscienze", ha scritto Navalny, che ha rivelato di aver festeggiato il 26 agosto "i 20 anni di matrimonio". "Me lo sono perso, ma ora so qualcosa in più sull'amore", ha proseguito Navalny. "Certo, l'avete visto cento volte nei film e l'avete letto nei libri: una persona giace in coma e l'altra con il suo amore e la sua costante cura la riporta in vita. Naturalmente, è quello che abbiamo fatto anche noi. Nei canoni dei film classici dell'amore e del coma. Ho dormito, e dormito, e dormito. Yulia veniva a parlare con me, mi cantava canzoni, suonava musica. Non mentirò: non ricordo nulla", dice Navalny. Che poi però racconta la fasi di risveglio. Non "memoria" vera e propria ma "un insieme di sensazioni".

"Non c'è dubbio che esista una spiegazione scientifica - ha aggiunto -. Tipo che captavo il timbro della voce di mia moglie, il mio cervello rilasciava dopamina, mi sentivo meglio. Ma per quanto la spiegazione scientifica e medica possa sembrare fica, ora lo so per esperienza: l'amore guarisce e riporta in vita".

(Unioneonline/v.l.)
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