Il Vecchio Continente è tornato nella morsa del coronavirus, da Est a Ovest il quadro della pandemia si fa sempre più preoccupante.

Ieri in Francia registrati di nuovo 4.586 casi, il giorno prima erano 4.711. Nel Paese transalpino sono 234mila i contagi, 30.503 le vittime (23 nella giornata di ieri). Numeri elevatissimi, anche durante la prima ondata poche volte la Francia aveva superato i 4.500 contagi.

Restano alti i dati in Spagna: ieri 3.650 positivi e 25 decessi, il totale dei contagi è 386.054, le vittime 28.838. La Regione più colpita è quella di Madrid, con 1.200 nuovi casi in 24 ore, seguono Paesi baschi e Andalusia.

Numeri più contenuti ma in aumento in Germania, dove sono stati superati i 2mila contagi giornalieri. E nel Paese scatta l'allarme scuole. A nemmeno due settimane dal ritorno sui banchi (in 9 lander su 16, l'istruzione è competenza delle Regioni) sono decine gli istituti chiusi, senza contare gli asili. Nel Nord Reno Vestfalia 4 scuole sono state chiuse del tutto, 31 in parte, a Berlino 41 istituti chiusi , e contagi si registrano anche ad Amburgo e Francoforte sul Meno. Il governo federale parla comunque di bilancio positivo e puntualizza che non c'è alternativa all'utilizzo delle mascherine. Le scuole quando registrano contagi devono avvertire le autorità sanitarie, poi sono queste ultime a decidere quali misure adottare. Possono chiudere interi istituti o mettere in quarantena solo alcune classi.

Nel Regno Unito sono 1.033 i casi registrati ieri, per un totale di 323.313 contagi. Solo due i decessi, 41.405 le vittime totalii. Ammonta a 76 il numero di persone in terapia intensiva. La Gran Bretagna, dei big d'Europa, è il Paese che al momento sembra stare meglio insieme all'Italia.

Nell'Est l'epidemia continua a registrare numeri da record. In Croazia (265 nuovi contagi) e Polonia, 903. Non è record in Romania dove sono comunque 1.392 i nuovi positivi individuati nelle ultime 24 ore.

(Unioneonline/L)
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