La National Rifle Association (Nra), potente lobby delle armi in America, potrebbe chiudere.

Il procuratore generale di New York Letitia James ha avviato una causa legale contro la lobby, grande sostenitrice di Donald Trump, chiedendone lo scioglimento. L'accusa è che i leader dell'organizzazione, che ha 148 anni di storia alle spalle e oltre 5 milioni di soci, hanno utilizzato le risorse dell'associazione per scopi personali macchiandosi di gravi reati finanziari.

Almeno 64 milioni di dollari sarebbero spariti in soli tre anni, impiegati dai responsabili per arricchire se stessi, i familiari, gli amici, gli alleati politici, in violazione delle leggi federali e statali.

Una maxifrode, insomma, emersa dopo mesi di indagini partite nel febbraio del 2019 e arrivate a quella che per ora è una causa civile (ma non si esclude in futuro anche un'azione penale).

Immediata la reazione del presidente Trump, venuto subito in soccorso dei suoi alleati con un consiglio: "Trasferitevi in Texas, sarebbe un grande Stato per l'organizzazione".

La Nra infatti ha il suo quartier generale a Fairfax, Virginia, ad una trentina di chilometri dalla capitale Washington, ma è registrata come non profit a New York, dove conduce gran parte delle sue transazioni finanziarie.

(Unioneonline/D)
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