Il gruppo farmaceutico Sanofi è stato iscritto nel registro degli indagati per "omicidio involontario" nell'ambito di un'inchiesta sulle presunte controindicazioni - che non sarebbero state adeguatamente segnalate nelle avvertenze - del farmaco Dépakine sulle pazienti in gravidanza.

Il medicinale è impiegato per il trattamento dell'epilessia ed è a base di sodio valproato e acido valproico.

L'indagine nei confronti del colosso farmaceutico francese era stata aperta nel 2016.

Attualmente sarebbero 42 le famiglie che accusano l'azienda di essere responsabile di aborti terapeutici o delle gravi conseguenze neurologiche patite dai neonati.

Sembra che alcuni bambini, figli di madri assumevano che il farmaco, soffrano di disturbi dello sviluppo neurologico, mentre in altri casi le pazienti avrebbero dovuto interrompere la gravidanza ricorrendo all'aborto terapeutico, perché i loro feti presentavano malformazioni fisiche.

(Unioneonline/F)
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