Le forze del governo di accordo nazionale libico riconosciuto dall'Onu e guidato da Fayez al-Sarraj hanno conquistato Tarhuna, roccaforte strategica del generale Khalifa Haftar, circa 80 km a sud-est di Tripoli. Lo riporta l'agenzia statale turca Anadolu, citando un portavoce dell'operazione militare Vulcano di Rabbia.

Lo riferisce l'agenzia turca Anadolu, che in precedenza aveva dato notizia della riconquista del distretto di Al-Dawoon citando un portavoce dell'operazione "Vulcano di rabbia", Mustafa al-Majei.

L'offensiva per la riconquista di Tarhuna, a sud di Tripoli, è stata lanciata due giorni fa. La città è considerata strategica per i rifornimenti alle truppe di Haftar.

"Le nostre forze stanno perlustrando la città, ma non incontrano alcuna resistenza da parte delle milizie di Haftar dopo il loro ritiro - ha detto al-Majei alla Anadolu - Conclusi i pattugliamenti a Tarhuna, riattiveremo la direzione della sicurezza nazionale e gli altri servizi di sicurezza. Tutto avverrà in coordinamento con il ministero degli Interni".

Ieri il capo del Consiglio presidenziale libico, Fayez al-Serraj, era in Turchia per colloqui con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che sostiene il governo di Tripoli. E sempre ieri le forze del Gna hanno annunciato di aver preso il controllo dei "confini amministrativi" della capitale libica.

"Le nostre forze eroiche hanno impartito una lezione indimenticabile alle milizie terroristiche di Khalifa Haftar". Così su Twitter il portavoce militare delle forze fedeli al governo di concordia militare (Gna) di Tripoli, Mohammed Gununu, dopo l'annuncio della presa di Tarhuna.

(Unioneonline/v.l.)
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