Per tre lunghi anni ha abusato di una sua paziente minorenne, costringendola a subire ripetutamente violenze sessuali.

Rinonosciuto colpevole, è stato condannato a "soli" quattro anni, una sentenza che ha indignato l'intera opinione pubblica in Spagna e in particolare a Valencia, dove sono avvenuti i fatti.

Il protagonista è uno psicoterapeuta infantile e docente universitario. Le prime violenze risalgono al 2012, quando lui - a 59 anni - aveva iniziato a seguire una paziente all'epoca tredicenne che soffriva di depressione, disturbi alimentari e autolesionismo.

Secondo i giudici, forte della sua posizione, l'uomo ha conquistato la fiducia della ragazzina, costringendola col passare del tempo a una sempre maggiore sottomissione. "Aveva fatto maturare nella sua paziente l'idea che una maggiore intimità potesse aiutarla a superare tutti quei problemi, generando così una dipendenza assoluta", hanno ricostruito i magistrati.

Abusi che andarono avanti sino al 2015, quando un collega lo ha scoperto e ha denunciato tutto. L'uomo, ormai 62enne, ha ammesso i rapporti sessuali, sostenendo che fossero consenzienti e cominciati solo quando la ragazzina aveva compiuto 16 anni d'età.

I giudici non gli hanno creduto, ma la condanna a quattro anni ha indignato i collettivi femministri, che si sono radunati davanti al tribunale per manifestare: "Vergognoso, quell'uomo non dovrebbe mai più lavorare, invece nel 2025 tornerà ad assistere pazienti minorenni".

L'accusa aveva chiesto dieci anni, l'imputato se l'è cavata con molto meno rimborsando alla famiglia della ragazza tutte le sedute e pagando 20mila euro come responsabilità civile.

(Unioneonline/L)
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