Il cadavere di un uomo ucciso a colpi d'arma da fuoco è stato trovato all'esterno di un banco dei pegni a Minneapolis, negli Stati Uniti, dove per la seconda serata consecutiva molte persone sono scese in piazza per manifestare contro la morte di George Floyd, l'afroamericano soffocato da un agente che, durante l'arresto, gli aveva messo un ginocchio sul collo.

I media americani parlano di saccheggi e scontri tra gruppi di dimostranti e le forze di sicurezza, che si sono estesi anche ad altre città come Los Angeles e Memphis.

La polizia di Minneapolis, come ha spiegato il portavoce John Elder in conferenza stampa, sta indagando sull'ipotesi che la vittima abbia tentato di saccheggiare il banco dei pegni e sia stato ucciso dal proprietario dell'attività. Una persona è stata arrestata per l'omicidio, la precisazione.

Sul caso di Floyd, il candidato democratico alla presidenza Usa, Joe Biden, ha chiesto l'apertura di un'indagine federale.

Nel frattempo, il sindaco di Minneapolis Jacob Frey ha chiesto l'intervento della Guardia Nazionale. Il timore è che possano esplodere nuovi disordini ancor più violenti. "Imploro la nostra città - ha detto Frey - imploro la nostra comunità, imploro ognuno di noi a mantenere la calma e la pace. Onoriamo la memoria di George Floyd".

(Unioneonline/v.l.)
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